Il Borgo di Francavilla Bisio

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Il borgo di Francavilla è un piccolo centro immerso tra i boschi e i vigneti della val Lemme. Il primo documento che parla del borgo di Francavilla è una bolla papale del 13 dicembre 1375 nella quale il territorio di Francavilla è denominato come Bassignana di Val Lemme. Nel documento i due toponimi sono accomunati: Francavilla per designare specificatamente il castello  e la villa fondati in alto nella collina e Bassignana e Bassignanella ad indicare il superstite agglomerato urbano sottostante, nella pianura, risorto già intorno al Mille, presumibilmente dalle rovine saracene.
Il toponimo Francavilla sta a significare città fruitrice di esenzioni e fondata da uomini liberi.
L'antico primo nucleo di Bassignana di Val Lemme fu, a partire dal XII secolo una grangia cistercense  (le grange erano dei piccoli borghi agricoli fondati dai monaci ciistercensi per coltivare i vasti territori lontani dall'Abbazia di origine), membro dell’Abbazia di Rivalta Scrivia. I documenti testimoniano che all’epoca sopra citata il borgo avesse il castello, le mura di cinta con le porte, la Chiesa di S.Maria delle Vigne già documentata nel 1172, il mulino e la fornace sul castello. Nel secolo XIV il nome di Bassignana di Val Lemme scompare gradualmente per assumere solo quello di Francavilla.
Documentazioni datate 1343, 1375 e 1390 parlano di Francavilla e di Bisio relativamente ai confini, alle rogge per l’irrigazione, alla cessione di boschi (rovereta).
Anche di Bisio il cui toponimo sembra derivi dall’antico appellativo ligure dato al mirtillo (boso), frutto presente nei boschi del luogo, si hanno tracce documentate a partire dal 1419, quando il Pontefice Martino V prende in consegna il castello e Filippo Doria, feudatario di Mornese, diventa nuovo feudatario di Bisio nell’anno 1463.
 
La Chiesa parrocchiale dedicata alla Madonna delle Grazie. Di costruzione recente (1950), situata nel concentrico, riprende esteriormente il rosso mattone a vista del vicino castello. Di architettura semplice ha tre navate ed abside affrescata. Con una grande scalinata di accesso, solo nel 1983 è stata affiancata del campanile.

 

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