Centro storico di Arquata Scrivia
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Il Borgo di Arquata risale al 1077, come risulta da un diploma dell’imperatore Enrico IV che ne confermava il possesso. Per la sua posizione strategica il borgo fu a lungo conteso dai signori confi nanti fino a che la “Lega lombarda” ordinò la distruzione del suo castello nel 1228. Gli attuali ruderi sono invece ciò che rimane del castello costruito successivamente e contemporaneamente al borgo medioevale (Via Interiore) nel XIII secolo. Borgo e castello erano cinti da mura che li racchiudevano e li difendevano dagli attacchi esterni. Nell’anno 1313 passò definitivamente sotto la Signorìa degli Spinola potente famiglia genovese, che ne tenne la sovranità per quasi 500 anni. Degli Spinola rimane l’imponente Palazzo marchionale, oggi sede del Comune. Il “borgo” è chiuso alle due estremità da due antichi archi (ancora oggi esistenti) che costituivano le porte del borgo feudale, attraversato da una strada, oggi via Interiore. Le sue origini medioevali sono ancora evidenti nell’architettura di alcune case, tra cui la più caratteristica, la così detta Casa Gotica, sulla cui facciata si notano delle travi di legno a vista; nel tracciato della via e dei vicoli, che si inerpicano verso la collina del Castello; nei due caratteristici pozzi, posti alle estremità del Borgo di Via Interiore che testimoniano il più antico sistema di approvvigionamento idrico della popolazione. Via Interiore e i vicoli che la intersecano e che portano graziosi nomi floreali, hanno conservato elementi romanici e gotici, d'impronta medievale, risalenti presumibilmente attorno alla metà del ‘200. Due portali segnano le entrate principali: l’arco di mezzogiorno, gotico, inserito nella facciata di una casa torre; quello di “settentrione”, ad arco a tutto sesto, parte dell’antica torre recentemente ristrutturata. Sulla volta dell’arco sono visibili resti di un affresco raffigurante lo stemma degli Spinola. Le case del Borgo, costruite con pietra da taglio proveniente dalle cave di Montaldero, sono allineate lungo la via e nei vicoli ad essa perpendicolari. Alcune di queste hanno il primo piano leggermente aggettante su cordoli di archetti gotici secondo l’uso genovese. Nel seminterrato di una casa in Vico della Chiesa erano situate le prigioni. I finestrini a filo strada ne sono testimonianza. Nel centro del Borgo è situata la Chiesa Parrocchiale, con un portale principale e due porte laterali. Davanti ad essa si trova una scalinata, alla sommità della quale sorge l’Oratorio dell’Assunta (meglio conosciuto come Chiesa di Sant’Anna). Lungo la scalinata dell’Oratorio era situato il forno più antico di Arquata, naturalmente di proprietà degli Spinola. Tutti concorrevano a scaldare il forno portando la legna necessaria per cuocere il pane.
Nei pressi della Chiesa Parrocchiale sorge la cosiddetta “Casa Gotica”, un raro esempio di casa medievale con pareti intelaiate di legno e decorazioni a dentelli delle colombaie del timpano. Eccezionale la scala seminterrata con gradoni di arenaria. Davanti alla casa gotica si apre uno spazio anticamente occupato dalla canonica, denominato Piazza Nuova.