Reggia di Venaria
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(XVII - XVIII sec) Sorta a metà Seicento come residenza di caccia di Carlo Emanuele II, la sua ideazione fu affidata ad Amedeo di Castellamonte, che fece del centrale Salone di Diana uno snodo ideale fra palazzo e giardini. Vittorio Amedeo II chiamò a lavorarvi prima Garove e poi Juvarra, che vi costruì alcuni dei suoi capolavori: la Galleria Grande, la Cappella di Sant'Uberto e il complesso costituito dalla Scuderia Grande e dalla Citroniera. In seguito Benedetto Alfieri vi realizzò il Rondò con le statue delle Stagioni. Dopo un lungo restauro, la Reggia con il suo affascinante percorso di visita è oggi sede di grandi mostre e concerti: un progetto culturale in cui antico e contemporaneo si sposano armoniosamente. Il complesso della Reggia di Venaria con l'incantevole scenario del Salone di Diana progettato a metà del Seicento da Amedeo di Castellamonte, la solennità della Galleria Grande e della Cappella di Sant’Uberto con gli immensi volumi delle Scuderie Juvarriane, opere settecentesche di Filippo Juvarra, è considerato uno dei capolavori assoluti del barocco universale. Nei suoi quasi 2.000 metri lineari complessivi, il percorso di visita permanente Teatro di Storia e Magnificenza evoca la storia e le emozioni della Reggia insieme alle suggestioni sulla vita di corte delle installazioni multimediali ideate da Peter Greenaway. Il racconto del Cerimoniale, la riapertura degli Appartamenti privati del Re e della Regina, la collezione di preziosi oggetti di corte, la Sala delle Bandiere sono alcune delle importanti novità del percorso.