La Bizzarria (seconda meta' XIX sec)
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Detto anche “Belvedere” è un edificio eclettico, risalente agli anni 1861-62, raro esempio piemontese di padiglione per svaghi campestri (paragonabile alla Zizzola di Bra e, come questo, popolarmente associato a pegni d’amore – nel nostro caso alla Bela Rosin), parte del rimodellamento del territorio voluto da Vittorio Emanuele II in chiave romantica. Il luogo prescelto, presso un guado dell’antica strada detta “Sentiere di Carlo”, ha nell’acqua (il torrente Ceronda e l’antico Naviglio di Druento), insieme al colpo d’occhio sulle prime Alpi, il suo elemento paesistico caratterizzante. La Bizzarria ha un corpo centrale di forma esagonale con una copertura a calotte vetrate. Si possono ancora scorgere i trompe l’oeil dal gusto popolare (bertucce, pappagalli) o forse ironico (personaggio dai baffi “regali”) che rallegravano le pareti esterne.